L’Orecchio di Dionigi è la più famosa delle grotte che si aprono sul fronte settentrionale della Latomia del Paradiso, realizzate dai cavatori di pietra che seguivano i filoni di calcare di migliore qualità. Alta circa 23 m. e larga fra 5 e 11 m., con pareti convergenti a formare una volta a sesto acuto leggermente smussato, la grotta si sviluppa in profondità per 65 m. Michelangelo da Caravaggio, che visitò la grotta nel 1608 nel corso del suo viaggio verso Malta, la chiamò “orecchio di Dionigi” per la sua caratteristica forma a S, vagamente simile ad un padiglione auricolare, e soprattutto per le sue notevoli proprietà acustiche, che amplificano i suoni; la leggenda narra infatti che il tiranno Dionigi usasse rinchiudere i suoi nemici all’interno della grotta per ascoltarne dall’alto, non visto, i discorsi, amplificati dall’eco. In realtà, la grotta deve la sua forma al modo in cui fu realizzata; lo scavo iniziò dall’alto, seguendo il tracciato sinuoso di un acquedotto, e si allargò man mano che scendeva in profondità, seguendo l’andamento del filone di calcare. Come nelle vicine grotte dei Cordari e del Salnitro, sono ben visibili, sulle pareti, i segni della lavorazione della roccia e del distacco dei blocchi.
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I testi di questa scheda sono stati validati dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa
Indirizzo: Via Paradiso, 14 – 96100 Siracusa
Coordinate: N 37.07658 – E 15.276164